Storia dei Giardini
Come parlavamo nei capitoli successivi le prime testimonianze dell'esistenza dei giardini ornamentali lo si deve alle raffigurazioni lasciate dagli Egiziani, con la raffigurazione di laghetti circondati da alberi.
Anche la tradizione dei Persiani per il giardinaggio era nota, ecco perchè vennero descritti da Dario il Grande e considerati una delle 7 meraviglie del Mondo.
Tra i giardini più rinomati del Mondo, si ricordano quelli ad Alessandria d' Egitto, appartenuti a Tolomeo dove era notevole l'influenza del giardinaggio importato da Roma. E anche a Pompei sono emersi resti che riportano alla costruzione di importanti aree verdi e alcuni resti sono tutt'ora visibili a Tivoli.
Oltre che in Europa, anche dall'altra parte del Mondo ovvero in Cina, si sviluppò largamente l'arte del giardinaggio, così anche in Giappone: con sontuosi giardini aristocratici che ricreavano paesaggi in miniatura spesso nelle vicinanze dei templi
Anche in Europa, dopo un certo periodo di stasi, ritornò in voga la cultura dei giardini e precisamente nel XIII secolo, mentre durante il periodo del Medioevo i giardini comparvero per la prima volta all' interno dei conventi ed anche nelle vicinanze di castelli.
Spesso i giardini fungevano da veri orti medicinali, dove i frati sperimentavano le diverse piante, e ne traevano oli e sostanze utili per curare le diverse malattie.
In questo periodo era facile trovare giardini all' esterno, mentre nel secolo successivo presero maggiormente piede nelle abitazioni dei nobili i giardini con frutteti all'interno dei cortili dove risiedevano.
Anche gli orti chiusi dalle mura erano davvero diffusi in quel periodo, dove al suo interno era possibile trovare fiori, prati, frutteti con fontane d'acqua bellissime.
Ma la massima espansione e bellezza si ebbe in Francia, grazie ad Andrè Le Notrè che progettò i più bei giardini nobiliari dell'epoca. Nel XVIII sec. invece prese posizione il giardino all' inglese, con piante rigogliose e distese di erba fittissima.